Famiglia e relazioni
Prima di entrare nel vivo della psicoterapia familiare, è indispensabile specificare cosa si intenda per “famiglia”da un punto di vista psicologico. La famiglia viene considerata un sistema complesso caratterizzato da:
- un insieme di persone che hanno relazioni tra loro e per questo interdipendenti
- che sono legate da un vincolo affettivo
- organizzate in base a delle gerarchie funzionali (basate per esempio sui ruoli di genitori e figli)
- che hanno scambi con l’esterno (per esempio le relazioni con gli amici, l’ambiente di lavoro, la famiglia allargata…..)
- e per le quali questi rapporti con l’esterno sono regolati da confini, più o meno rigidi, che hanno lo scopo di modulare l’intensità, la forma e i contenuti di questi rapporti
Quando richiedere una psicoterapia familiare
È utile richiedere una terapia familiare quando uno dei
punti elencati sopra funziona in modo tale da provocare
malessere o disagio ad una o più delle persone coinvolte nel
sistema familiare. A volte la famiglia prova a fare numerosi
tentativi per cambiare la propria situazione, sperimentando
però con grande frustrazione di non riuscire a restituire
benessere e serenità alla vita familiare in modo duraturo.
Il coinvolgimento emotivo di ogni componente della famiglia
rispetto alla situazione in corso è tanto legittimo quanto
inevitabile e, a volte, proprio questa grande partecipazione
emozionale, a cui ognuno può dare fattezze diverse (chi
manifesta rabbia, chi rifiuto, chi distacco, chi
preoccupazione...) può costituire un impedimento alla
realizzazione del proprio intento ma, se incanalata
attraverso una terapia familiare nella giusta direzione, può
diventare una preziosa risorsa.
Chi partecipa alla psicoterapia familiare
Generalmente gli psicoterapeuti familiari tendono a
convocare in terapia quanti più familiari possibili ma,
anche se la terapia coinvolge una famiglia composta solo da
due persone, può definirsi terapia familiare proprio perché
riguarda il legame familiare.
Ci sono famiglie che, nel
corso del tempo, a causa di eventi specifici che portano
all’assenza fisica di alcuni componenti, si fondano sulla
relazione ristretta tra un solo genitore e un figlio, un
nonno e un nipote, solo fratelli o sorelle, solo zii e
nipoti. Anche questi legami di nuclei ristretti, che per
certe persone costituiscono l’unico riferimento familiare,
possono incontrare delle difficoltà nelle aree indicate
sopra e, per questo, necessitare di una terapia familiare
finalizzata a comprendere come risolvere il problema.
Difficoltà della famiglia
Durante il corso della sua storia, la famiglia va
incontro a numerose prove quotidiane dovute spesso alla
complessità di alcune tappe di vita fisiologiche: la nascita
di un figlio, l’inserimento a scuola, le problematiche e le
preoccupazioni connesse all’adolescenza, l’uscita da casa
della prole, la vecchiaia dei genitori, alcuni lutti
importanti e significativi per l’equilibrio delle relazioni
familiari (oltre che dolorosi da affrontare), una crisi
economica che sconvolge le abitudini familiari….
I motivi
che potrebbero portare uno squilibrio nelle 5 aree descritte
sopra,all'inizio dell'articolo, possono essere molteplici,
più o meno prevedibili e, molto spesso, costituiscono degli
appuntamenti inevitabili con la vita.
È irrealistico
pensare che questi eventi critici vengano superati senza
inciampi anzi, la destabilizzazione che li accompagna,
spesso è il segnale che è presente una particolare
sensibilità all’interno del sistema familiare il quale,
oltre ad essere attento a quanto accade dentro la famiglia,
può trasformare questa ricettività in una preziosa
opportunità di crescita familiare e personale.
Utilità di una psicoterapia familiare
Il vantaggio di un percorso terapeutico familiare
consiste soprattutto nel fatto che, grazie
all’interdipendenza,voluta o non voluta, tra i familiari, si
riesce a condividere aspetti della vita insieme, fantasie,
bisogni, esigenze nuove o vecchie sulle quali ognuno ha la
possibilità di confrontarsi, all’interno di un processo
terapeutico che mira al benessere di ognuno, nel rispetto
dei propri (e altrui) tempi, spazi e individualità. Molti
aspetti emotivi, legati a comportamenti apparentemente
problematici, hanno la possibilità di emergere e comunicare
il vissuto sottostante in un contesto protetto, non
giudicante e favorente il cambiamento come è il contesto
terapeutico.
I benefici di un simile percorso sono
duraturi nel tempo in quanto vengono interiorizzati in modo
tale che ognuno possa portare con sé un bagaglio emozionale
e relazionale a cui può attingere ogni volta che ce ne
avverte il bisogno.
Risorse della famiglia
L’idea di fondo su cui si ispira la psicoterapia
familiare risiede nella convinzione che ogni individuo ha in
sé delle risorse e delle potenzialità rimaste inespresse
che, se portate in superficie, potrebbero risultare
arricchenti non solo per l’individuo stesso, ma anche per
tutte quelle persone della famiglia che sono in grado di
riconoscerle. La terapia è coadiuvante in questo processo di
riscoperta.
Riattivare le risorse comunicative e
affettive di ognuno, è il primo passo verso un autentico
cambiamento.
È proprio per questo motivo che il
contributo di ogni familiare è inestimabile: perché lo
scambio, il confronto e i chiarimenti, con la guida di un
terapeuta, possono assumere un significato nuovo e
inaspettato e riuscire a sbrogliare quelle situazioni che
arrecano dolore o semplicemente disagio e che, anche le
famiglie molto aperte al dialogo, non riescono a risolvere
da sole, nonostante gli sforzi di ognuno.
Un’altra
caratteristica della psicoterapia familiare risiede nel
fatto che si tratta di un percorso terapeutico per il quale
non c’è un limite di età dal momento che le sfide evolutive
che la famiglia deve incontrare sono costantemente presenti,
sia da bambini che da adulti.
Problemi per i quali richiedere una psicoterapia familiare:
- enuresi, encopresi, episodi di bullismo (agiti o
subiti), fobia scolastica , disturbi alimentari, balbuzie,
depressione in adolescenza, malattie psicosomatiche di
bambini e ragazzi, dipendenza da internet
- difficoltà
incontrate dai genitori nell’educazione dei figli
-
difficoltà nella comunicazione tra genitori e figli (per
esempio durante l’adolescenza)
- difficoltà nella
gestione della distanza/vicinanza tra un genitore e un
figlio che non riescono, nonostante l’età avanzata, a
svincolarsi l’uno dall’altro o ad avere una relazione
caratterizzata da autonomia e fiducia.
- difficoltà nella
relazione della coppia genitoriale (in questi casi, a
seconda del tipo di problema, si potrebbe ricorrere più
specificatamente ad una psicoterapia di coppia)
-
difficoltà nel vivere il senso di solitudine, inutilità e
abbandono e a volte depressione che spesso la vecchiaia
comporta (soprattutto dopo il pensionamento)
-Difficoltà
ad elaborare un evento traumatico (lutto, incidente,
malattia, abuso, separazione...)
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